Politica di erogazione dei servizi durante l’emergenza COVID-19
L’emergenza COVID-19 sta avendo un profondo impatto sull’industria e sulla popolazione Italiana
Il Governo italiano è stato costretto ad emettere decreti via via più restrittivi
Qual e’ la situazione dei servizi di audit e di certificazione
Le misure restrittive imposte hanno un diretto impatto sulle attività di campo e di ufficio di NSF
- Gli spostamenti del personale all’interno del territorio nazionale non è ammesso se non «per giustificati motivi di lavoro»
- Gli auditors potrebbero essere stati già contagiati ( questo non si è verificato) -> rischio contagio per le aziende clienti
- Il personale delle aziende clienti potrebbe essere già stato contagiato -> rischio contagio per gli auditor
Quali sono le posizioni degli scheme owner
- Data la situazione, a causa del sussistere delle restrizioni legate al contenimento della diffusione della pandemia, gli audit pianificati possono essere difficili da erogare, per molteplici fattori:
- perché l’auditor designato ha limitazioni personali dovute a questioni famigliari (p.es. membri della famiglia immunodepressi o anziani in precarie condizionji di salute) o perché l’auditor si trova in autoisolamento preventivo o in quarantena (finora questo non si è verificato),
- perché l’azienda cliente si trova in simile situazione a causa di situazoni critiche di parte del suo personale o per politiche preventive che rendono impossibile la visita di soggetti esterni ai siti da verificare. I principali schemi di certificazione associati ai servizi di NSF in Italia sono: GLOBALG.A.P., BRC e IFS. Quali sono le posizioni degli scheme owner? Contrariamente ad un’inziale indicazione che consentiva l’esecuzione di verifiche a distanza, la loro posizione attuale è:
- Agricultural practice (GLOBALG.A.P. e add-ons): GLOBALG.A.P.: si consente già un’estensione di emergenza della certificazione sino a 6 mesi, posto ceh l’enete di certificazione svolga una valutazione dei rischi che dovrà essere opportunamente registrata
- BRC: si consente l’estensione per 6 mesi della validità dei certificati in scadenza , qualora l’ente di certificazione svolga una valutazione dei rischi che include la raccolta della documentazione rilevante e colloqui (a distanza) .
- IFS: IFS ha preso la decisione di non concedere estensione formale delle certificazioni, ma comunque di rendere visibili sul proprio database le certificazioni scadute sino a 12 mesi dalla scadenza evidenziando che il motivo per il quale l’audit di rinnovo/mantenimento non è stato condotto è legato alla pandemia da COVID-19. IFS propone alle aziende l’esecuzione di “remote surveillance check” e l’esecuzione di audit GMP non annunciati. Queste misure vogliono essere di supporto alle aziende, la prima per dimostrare ai propri clienti che i loro processi continuano ad essere sotto controllo anche durante questa emergenza, la seconda per dare rapidamente garanzia a tutti gli anelli della filiera nonché alleggerire il prevedibile eccesso di richiesta di audit IFS alla fine dell’emergenza.
La posizione di NSF
- Benché vi sia innegabilmente un’importante emergenza in atto, le regole sinora pubblicate dalle istituzioni consentono l’esecuzione delle attività lavorative in tutto il comparto agroalimentare e le sue filiere. Pertanto, sia le attività produttive, in particolare quelle dei comparti agricolo ed alimentare, che i servizi ad esse connesse procedono con la massima regolarità possibile data la situazione in cui ci troviamo
- Sono stati pubblicati protocolli di comportamento che minimizzano i rischi di contagio
- L’allarme connesso al COVID-19 è legato, chiaramente, all’espansione ed all’aggressività della pandemia. Ritardare in maniera massiccia l’esecuzione degli audit porterebbe, alla ripresa, ad un carico di lavoro insostenibile per gli enti di certificazione, sia per limiti di tempo che di personale qualificato disponibile. La conseguenza sarebbe l’introduzione di ulteriori ritardi nell’esecuzione degli audit ed ulteriori problemi nel rispetto dei termini della certificazione
- Per questi motivi, NSF consiglia nel limite del possibile di NON POSPORRE ispezioni ed audit, dato che l’intera filiera agroalimentare nonché le relative attività di controllo tecnico e certificazione rientrano tra le attività NON SOSPESE dal DPCM del 22 marzo 2020. Per continuare a fornire in sicurezza i propri servizi, NSF ha definito un protocollo per prevenire i rischi di infezione, basato sia sulla normativa contingente italiana che sulle buone pratiche internazionali
- NSF mette comunque al primo posto la tutela della salute dei suoi clienti e collaboratori: per questo motivo il nostro staff in Italia può supportare al meglio le aziende clienti:
- per posporre le attività qualora non sia possibile eseguirle in sicurezza
Il protocollo di nsf per arginare I rischi di contagio
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